Da quando il Presidente della Giunta Regionale Vendola non visita un ospedale senza farsi precedere dalla banda musicale? Ha mai provato l’umiliazione imposta a chi si sottopone ad indagine diagnostica in un tir nel policlinico di Bari che in qualsiasi altro posto del mondo avrebbe avrebbe attirato l’interesse dalla disattenta attenzione dei magistrati della nostra città. Con il denaro gettato al vento in questi sette anni di noleggio della pet, ne avremmo acquistate almeno 5 e forse più ed avremmo reso ai cittadini quella sanità che non è un regalo. bensì un diritto che viene negato. Vendola, non può non sapere quello che realmente accade negli ospedali, le bibliche liste di attesa, la questione ambigua delle visite e degli esami intra moenia ed extra moenia, l’alimentazione, ed il disagio anche della classe medica e paramedica impotente di fronte alle note disfunsioni di una sanità che funziona a singhiozzo e spesso anche male. I gay, le lesbiche, i transessuali, ci lasciano indifferenti nel senso che rispettiamo le scelte di tutti e non ci sentiamo diversi dagli altri perchè la nostra etero sessualità non è una anomalia e non ci sentiamo inferiori a nessuno. ma la ipotesi (ci auguriamo sia solo una ipotesi) di finanziare i cambi di sesso ci appare, una proposta unica nel mondo forse mirata a raccogliere voti più che a risolvere problemi di natura personale ed etica. Vendola è il filosofo della politica, innegabilmente colto, abile in politica, ma non può avere la presunzione di ritenere che siamo tutti imbecilli, ma non è escluso che un giorno forse si potrebbe consentire un prestito a coloro che intendono cambiare sesso, anche a tasso agevolato, diversamente ci sono almeno per ora, priorità assolutamente più urgenti ed è più importante come quello di aiutare gli ammalati di cancro, e ridurre le liste di attesa, e magari esentare dai pagamenti dei tichet alle persone bisognose che, come si sa sono tante.
Lucio Marengo