Mi chiedo spesso se è giusto nascondere le verità che tutti dovrebbero conoscere e perchè la stampa si sia sempre scagliata contro la casta dei parlamentari omettendo realtà che invece dovrebbero essere esplicitate e che continuano a dissipare ingenti risorse economiche. Parlamentari, senatori e consiglieri regionali percepiscono emolumenti più o meno uguali, godono degli stessi benefit ma, mentre i nominati nelle Camere alte della politica devono essere presenti almeno 3/4 giorni alla settimana a Roma ( pagarsi da dormire, mangiare,spostarsi avere una segreteria sul territorio, con relative spese, i sigg. consiglieri regionali vivono praticamente a casa, ricevono anche loro la diaria e le spese di spostamento, e nel caso fossero liberi professionisti potrebbero tranquillamente a svolgere le loro professioni mentre i parlamentari non potrebbero. Salto altri dettagli e concludo questa prima parte con il precisare che i vitalizi dei consiglieri regionali sono di gran lunga superiori a quelli dei deputati. Un parlamentare o senatore, oggi rappresentano solo un numero ed un dito che vota a seconda delle indicazioni di chi ti ha consentito di essere nominato grazie a questo ignobile porcellum che nessuno vorrebbe cambiare, mentre il Consiglio Regionale assegna nelle mani di un rappresentante politico eletto più poteri e più prebende. Qualche cosa va detta anche per i rimborsi ai gruppi consiliari per i quali l’armata regionale è stata frustata dalla Corte dei Conti per le allegre spese che si riferiscono a regalini, viaggi, esosi conti ai ristoranti, pieni di carburanti per le autovetture personali e per i super moderni telefonini e tablet “necessari”per svolgere l’importante ruolo di consigliere regionale della Puglia. Tutto il mondo è Paese, e quello che è accaduto in altri consigli regionali si è puntualmente verificato nella nostra regione, fatta una sola eccezzione per il movimento che fa capo a Rocco Palese, attualmente deputato nazionale. Chissà cosa ne pensa il moralista Vendola che continua ad ignorare quell’altra vergogna di una PET a noleggio montata su un tir all’interno del policlinico di Bari che costa alla comunità circa ottomila euro al giorno da ben sette anni, mentre l’oncologico è ancora in attesa di averne una.
Lucio Marengo