Essere piagnoni non serve, e non non lo siamo, ma non è un mistero che siamo incazzati neri per essere costretti ogni giorno a subire l’umiliazione di confrontarci con realtà assurde con le quali siamo costretti a convivere e cioè la incapacità più volte conclamata di una classe politica meridionale che meriterebbe di essere cacciata via a pedate e che attendiamo alla resa dei conti delle prossime elezioni politiche di aprile del prossimo anno.
Questa volta saranno in tanti a non recarsi a votare, più di quanto si possa immaginare, specie dopo la delusione di Renzi e la confermata certezza che con la vecchia classe dirigente non cambierà nullA.
Un rincrescimento poi verso questa classe di giornalisti che sembrano non rendersi conto che ci trattano da italiani di serie B.
Ultimo schiaffo di qualche giorno fa è l’entrata in funzione del nuovissimo treno europeo sulla tratta Milano-Torino- ITALO, con 14 collegamenti quotidiani ad alta velocità, mentre in Puglia per andare da Bari a Napoli occorre andare prima a Soffia, cambiare treno e prenderne un altro per Napoli.
L’Ordine dei giornalisti di Puglia che fa? Non sente la dignità di difendere la propria regione,visto che i politici che ci rappresentano a Roma sono incapaci?
Tutti i nodi vengono a pettine e ci auguriamo che il sig. Presidente Napoletano riesca a spuntarla sulla modifica della Legge elettorale e sul ripristini del diritto fondamentale di giudizio e di scelta della preferenza.
Lucio Marengo