Ne ha dato notizia il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Il suo medico personale, il neuorologo Gianni Pezzoli ha affermato: “E’ rimasto lucido fino agli ultimi istanti”. “Dopo un’ultima crisi, – ha continuato – cominciata a metà agosto, non è più stato in grado di deglutire né cibi solidi né liquidi. Ma è rimasto lucido e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico”.
Il Papa Benedetto XVI messo al corrente dell’aggravamento delle condizioni di salute del cardinal Martini – ha affermato padre Ciro Benedettini vice direttore della Sala Stampa Vaticana – ha costantemente seguito l’evolversi della situazione. Alla notizia dello stadio terminale delle condizioni di vita del porporato NIchi Vendola ha affermato: “Dà emozione l’idea di questa grande vita che si va spegnendo. Martini è stata una delle voci più belle, limpide e profonde e più capaci di profezia in momenti difficili. Pastore vero e teologo raffinato” e ha continuato: “Anche nel momento più difficile si sale da soli sulla croce, anche nel momento in cui si avvicina il fine vita lui sceglie il primato della dignità rifiutando l’accanimento terapeutico. È un atto straordinario su cui tutti, a partire dai vertici della Chiesa, devono riflettere con la delicatezza che merita la questione”.
Addio Cardinal Martini!
Maria Raspatelli