Il metano è uno dei combustibili più puliti, anche se al momento non è esente da emissioni nocive. Uno studio italo-americano pubblicato su Science e firmato dall’Università di Trieste e da quella della Pensylvania, ha dimostrato che il metano può diventare il combustibile del futuro in quanto a emissioni zero. Attualmente, anche se il CH4 è un combustibile pulito, esiste una minima parte inquinante, costituita per lo più da ossidi di azoto. Inoltre, il metano non brucia completamente e una minima parte viene rilasciata nell’atmosfera. I ricercatori hanno messo a punto un catalizzatore in grado di bruciare il metano completamente senza emissioni di ossido di azoto. L’invenzione consiste nell’ingegnerizzazione di un cuore metallico di palladio all’interno di un guscio poroso protettivo di ossido di cerio. In tal modo la resa della combustione diventa di 30 volte superiore a quella classica.
Un’invenzione del genere potrà essere utilizzata su automobili, caldaie, centrali elettriche e tutti i dispositivi che bruciano metano. I costi di questi catalizzatori sarebbero paragonabili a quelli usati attualmente nelle automobili. Si spera ovviamente nella rapida industrializzazione di questo nuovo ritrovato della tecnologia a tutto vantaggio per l’ambiente.
Antonio Curci